The Inner Photograph Box: 1996-2001 [in italian only]


Faccio musica da quando ho capito che avevo la possibilità di mettere insieme dei suoni in sequenze che mi piacevano.

Quanto raccolto in questi cinque CD, ed ancora di più nel sesto, che in realtà è il più vecchio di tutti, rappresenta una sorta di raccolta di tentativi, di sfoghi, realizzati prevalentemente sotto l'influenza degli eteregonei ascolti di quel periodo (dark/gothic, EMB, elettronica di vario genere, musica industriale...).
La povertà di mezzi che ho utilizzato (un computer P2 233, l'economico microfono della soundblaster e oggetti di varia provenienza) non sono l'unica ragione della bassa fedeltà di alcune tracce: a quei tempi ero devoto al rumore ed agli estremi, nonché inesperto.


Ad oggi trovo la maggior parte di questi brani quantomeno ingenui, a volte anche un po' poveri, ma al tempo stesso ancora li amo perché ad ognuno di essi è legato il preciso stato d'animo in cui il brano è nato, e ricordo la fatica e lo sforzo da me prodotti (con un sequencer per DOS e i vari sound editor) per costruire quei brani.

Non è un diario, anche perché nella più parte dei casi non ricordo neppure l'anno in cui ho 'messo giù' un brano per la prima volta, ma si tratta di 'Fotografie Interiori', di stati d'animo impressi in alcuni minuti di suoni spesso ossessivi e cupi.

Poi le cose sono cambiate, ed ancora cambiate di nuovo, ora faccio musiche diverse, spesso più eleborate e perfino serene, o al limite malinconiche, ma a distanza di questi anni ho deciso che era ora di chiudere il progetto Normality Edge in una voluminosa scatola, come quelle piene di fotografie e che finiscono in cima ad un armadio a prendere polvere.

Il desiderio è che le 50 copie di questo cofanetto finiscano sopra altrettanti armadi di qualcun'altro che non sono io, e che in qualche maniera riescano a comunicare qualcosa, magari addirittura a piacere.

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